La mia nuova dimora mi ha regalato un nuovo coinquilino e, come ben si sa, la convivenza con uno sconosciuto non è mai facile :-)
Non sono nuovo a questa esperienza: ho passato degli anni, ai tempi dell'università ovviamente, a convivere con persone che fortunatamente sono state le persone più fantastiche che ho conosciuto nella mia vita, conoscendo poi i loro amici e costruendo quel meraviglioso castello di amicizia che oggi mi circonda.
Ecco, il nuovo coinquilino NON appartiene a questo castello, piuttosto è là fuori in un sacco a pelo. Non ci siamo. E' tremendo. Per carità, socievole e aperto, ma è veramente NEGATIVO. Ogni giorno che passa vedo il suo volto scurirsi e diventare sempre più pessimista, si lamenta di continuo del servizio medico e assistenziale che riceve, quando in realtà tutto il personale cerca di aiutarlo. Vorrei poterlo aiutare in questo senso, ma non credo sia disposto a ricevere il mio appoggio.
E allora, se non vogliamo diventare brutti come il mondo che a volte ci circonda... tolleranza! Tolleranza! Tolleranza!
Invece il personale dell'Hospice è davvero molto gentile. Dal primario, alle dottoresse, agli infermieri sto ricevendo giorno dopo giorno il calore e l'umanità che mi danno la necessaria serenità per affrontare i bollettini medici che mi comunicano ogni mattina.
Forza, Daniele, forza!
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